Hanno ripreso il via dal mese di ottobre, per il secondo anno consecutivo, due iniziative che le Cucine Economiche Popolari hanno ideato con l’intento di aprirsi alla città e di farsi conoscere. Entrambe hanno già suscitato grande interesse e la nuova edizione, dalle premesse, non sarà da meno. La prima iniziativa si chiama “Vieni e vedi” e consiste in un ciclo di “visite guidate” per scoprire come funziona una realtà complessa come le Cep, che si compone di numerosi servizi, cresciuti intorno al nucleo originario della mensa. Un invito a conoscere più da vicino questo luogo di incontro e di accoglienza, che apre ogni giorno le sue porte a persone di culture diverse, a chi ha bisogno di aiuto e a chi è disponibile ad aiutare, nel rispetto di tutti. Gli appuntamenti sono di lunedì alle 20.30. II prossimo appuntamento sarà l’11 dicembre ma “Vieni e vedi” proseguirà anche nel 2024, con un calendario in fase di definizione. Per partecipare è necessario prenotarsi al numero 347.6889515.
L’altra iniziativa è rivolta ai bambini e genitori dell’iniziazione cristiana. La proposta si inserisce in un’idea di catechesi esperienziale che coinvolge le famiglie e non si limita a fornire ai ragazzi alcuni elementi di “dottrina”. «In questo ambito, l’anno scorso è nata l’idea di fare qualcosa con i bambini, come momento di conoscenza e di incontro – riferisce Donatella Piccolo, volontaria delle Cucine e accompagnatrice dei gruppi – Ne abbiamo parlato con don Carlo Broccardo, direttore dell’Ufficio diocesano Annuncio e Catechesi, che si è rivelato subito disponibile ad accogliere questa proposta di catechesi con la carità. L’invito alle parrocchie, in particolare ai gruppi che stavano preparando i bambini ai sacramenti, è partito dall’ufficio diocesano. Abbiamo ricevuto moltissime richieste, tanto da dover mettere 45 richieste in lista d’attesa».
L’iniziativa è stata così riproposta quest’anno. Le Cucine hanno contattato le parrocchie in lista d’attesa e riempito un calendario che dal 28 ottobre al 27 aprile occupa tutti i sabati disponibili, non riuscendo a soddisfare tutte le richieste.
Per dare la massima attenzione ai bambini – e ai loro genitori, se i catechisti sono d’accordo – si accoglie una parrocchia alla volta, al massimo due se i gruppi non sono troppo numerosi. «L’idea è quella di parlare il meno possibile e di fare esperienza – spiega Piccolo – Abbiamo chiesto la collaborazione all’Acr che ci ha messo in contatto con un’animatrice per organizzare un programma vivace». Si inizierà con dei brevi filmati che presentano le Cucine, poi ci saranno dei giochi e dei quiz e quindi la merenda da condividere. Come ricordo dell’esperienza ogni bambino riceverà un braccialetto con la parola gentilezza scritta in diverse lingue.
Madina Fabretto