Padova è stata la sede dell’arrivo della diciottesima tappa del Giro d’Italia 1924.
Ad attendere il Giro d’Italia in Prato della Valle giovedì 23 maggio c’eravamo anche noi delle CEP – Cucine economiche popolari, con un nostro stand dove era possibile parlare con gli operatori e avere informazioni su una realtà della Chiesa di Padova che da oltre 140 anni in città si occupa delle persone in povertà estrema.
Negli ultimi anni, grazie all’istituzione della Fondazione Nervo Pasini che ha come primo obiettivo la gestione delle CEP, si è sviluppata l’attività non solo di servizio alle persone più bisognose, ma anche di incontro con la città. Perché le Cucine – come normalmente vengono chiamate – sono una realtà “della città e nella città” e non un soggetto a sé stante; rappresentano un importante presidio di “giustizia e carità”, nel loro impegno per: tutelare e garantire la dignità delle persone, i diritti essenziali; scardinare lo stigma sociale verso le persone vulnerabili; sensibilizzare l’attenzione pubblica; creare reti e cultura di attenzione alla persona. Un impegno che si traduce in numeri – quelli dei pasti distribuiti ogni giorno (77.505 nel 2023); delle prestazioni sanitarie (2.601); delle docce (4.645); dei cambi di vestiario (1.283) o delle coperte (282) distribuite – e in percorsi e progetti che coinvolgono le scuole (con i PCTO – percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento), le aziende (Volontariato formativo d’impresa) e tante altre iniziative che vanno dalle cene sospese ai laboratori sensoriali, alle proposte per le parrocchie con cui si collabora anche per i pasti domenicali (unico giorno di chiusura delle CEP è infatti la domenica), a proposte di volontariato e servizio di vario tipo, alle occasioni di incontro, di attività alle Cucine per farle conoscere (Vieni e vedi) e creare nuove reti di relazioni, senza dimenticare l’impegno nella lotta allo spreco alimentare, che ha portato a sottoscrivere, nel 2022, una “carta d’intenti” da parte di numerosi sindaci del territorio della provincia di Padova.
Perché quindi la presenza delle Cucine al Giro d’Italia?
Perché le CEP sono una realtà non marginale della città di Padova: accanto alla ricchezza artistica, produttiva e culturale la città antoniana, che nel 2020 è stata capitale europea del volontariato, è luogo di grande attenzione sociale, di volontariato, di carità. Inoltre, le Cucine hanno contribuito al buffet di accoglienza del Giro d’Italia con una portata – et voilà – realizzata dal cuoco delle Cucine economiche popolari proprio ottimizzando le risorse alimentari.