Garantire il diritto alla salute anche alle persone che vivono in condizioni di grave marginalità. È questo l’obiettivo del nuovo protocollo d’intesa sperimentale sottoscritto il 2 maggio 2025 tra l’Azienda ULSS 6 Euganea e una rete di realtà del Terzo Settore attive nel territorio padovano, tra cui la Fondazione Nervo Pasini – Cucine Economiche Popolari.
Il protocollo definisce un quadro di riferimento per il coordinamento dell’accesso alle cure sanitarie per persone in povertà e marginalità sociale, attraverso gli ambulatori di prossimità gestiti dagli enti coinvolti. Un documento importante che rafforza la collaborazione già in atto tra sanità pubblica e Terzo Settore, valorizzando l’esperienza maturata negli anni e l’impegno quotidiano a fianco delle persone più vulnerabili.
Un’alleanza per tutelare la salute di chi è più fragile
La salute è un diritto fondamentale, ma per molte persone senza dimora, migranti irregolari, anziani soli o famiglie in grave difficoltà economica, l’accesso ai servizi sanitari resta un ostacolo complesso. Il protocollo nasce per rispondere a questa emergenza: non come atto straordinario, ma come assunzione condivisa di responsabilità.
Firmato da ULSS 6 Euganea, Fondazione Nervo Pasini – Cucine Economiche Popolari, Croce Rossa Italiana (comitato di Padova), Adam ETS (partner Caritas), Medici in Strada, Medici con l’Africa CUAMM e Anteas Padova, il documento riconosce la sanità come parte integrante del contrasto alla povertà e promuove interventi coordinati e integrati per garantire continuità, efficacia e prossimità.
Ambiti di intervento: accoglienza, assistenza, accompagnamento
Il protocollo definisce in modo dettagliato i destinatari (persone in situazione di vulnerabilità sociale con bisogni sanitari) e gli ambiti operativi, che includono:
- assistenza sanitaria di base (medicina generale, infermieristica, tutela di maternità e minori, vaccinazioni);
- servizi amministrativi (accoglienza, rilascio tessere ENI e STP, orientamento sanitario);
- prestazioni specifiche (esami, gestione malattie croniche, consulenze specialistiche, farmaci di fascia A);
- prevenzione e riabilitazione in caso di tossicodipendenza.
Le associazioni firmatarie si impegnano, ciascuna nel rispetto del proprio mandato, a svolgere attività di ascolto, orientamento, presa in carico e collegamento con i servizi sanitari pubblici, contribuendo a ridurre l’isolamento e facilitare l’accesso alle cure.
Un modello innovativo di collaborazione tra pubblico e privato sociale
Cuore operativo dell’intesa sarà il Gruppo Interistituzionale, coordinato dalla ULSS e composto da un referente per ogni ente aderente, che monitorerà le attività, ne valuterà l’efficacia e favorirà l’elaborazione di protocolli operativi condivisi. L’accordo avrà durata biennale, rinnovabile, con possibilità di includere nuove realtà che maturino esperienze significative nell’assistenza a persone in estrema povertà.
Per le Cucine Economiche Popolari, questa firma rappresenta un passo importante nel percorso già in atto per rafforzare la presa in carico integrata delle persone più fragili, con una particolare attenzione all’area della salute e del benessere. Un impegno che nasce dall’ascolto e dalla prossimità, e che si traduce ora in un nuovo strumento di alleanza concreta tra enti, servizi, operatori e cittadini.