Da dove vieni? Uno strumento per conoscere i contesti, accogliere meglio e costruire comunità

Nel dibattito pubblico, la parola “accoglienza” è spesso usata in modo frettoloso. Ma per chi accoglie davvero – ogni giorno, nei servizi e negli spazi della marginalità – l’accoglienza è un processo fatto di incontri, parole, silenzi, e soprattutto conoscenza. Accogliere significa entrare in relazione con le storie delle persone, comprenderne i contesti di origine, leggere nei percorsi migratori le fratture, le speranze e i legami che accompagnano ogni scelta di vita.

Chi arriva da Paesi lontani ha alle spalle situazioni complesse, spesso non raccontabili con una sola etichetta. Capire cosa succede in Burkina Faso o in Pakistan, in Libia o in Sri Lanka, aiuta a dare senso ai frammenti di racconto che emergono nei colloqui, nei corridoi, nei momenti condivisi. Aiuta a costruire un’accoglienza meno astratta, più concreta, più umana.

Una ricerca nata dal lavoro quotidiano

Il libretto “Da dove vieni? Conoscere i contesti per accogliere meglio” nasce da qui: dal desiderio di mettere a disposizione uno strumento agile, documentato e accessibile per chi lavora ogni giorno accanto a persone migranti e rifugiate.

Negli ultimi anni, alle Cucine Economiche Popolari sé è osservato l’emergere di nuove tendenze migratorie: l’aumento di persone provenienti da alcune aree specifiche (Africa occidentale, Nord Africa, Subcontinente indiano), l’arrivo di soggetti giovani, soli, spesso reduci da viaggi lunghi e traumatici, e la crescente difficoltà di inserirli in percorsi strutturati. A fronte di questi cambiamenti, è emersa l’esigenza di comprendere meglio i contesti di partenza, senza affidarsi a narrazioni stereotipate o parziali.

I paesi analizzati nel libretto – Burkina Faso, Camerun, Mali, Tunisia, Libia, Senegal, Gambia, Pakistan e Sri Lanka – sono stati scelti in base all’esperienza concreta delle Cucine Economiche Popolari: sono le nazionalità più frequentemente registrate tra gli ospiti accolti. La scelta, quindi, non è basata su criteri geopolitici astratti, ma su dati reali, raccolti e analizzati all’interno dei servizi.

A partire da questi dati, la redazione del libretto ha approfondito, per ciascun paese, la situazione politica ed economica, i fattori che spingono alla migrazione, le rotte e le difficoltà del viaggio, gli impatti sociali sulle comunità di origine e le sfide nei paesi di destinazione. L’obiettivo era duplice: offrire un quadro sintetico ma affidabile dei contesti di partenza e favorire una riflessione più consapevole sul significato dell’accoglienza.

Il libretto è organizzato in tre parti. La prima presenta il senso generale dell’iniziativa e analizza le tendenze migratorie rilevate a livello locale. La seconda, cuore del lavoro, è un’analisi “paese per paese”, in cui si raccontano le condizioni politiche, economiche e sociali che determinano la partenza, con uno sguardo sempre rivolto alle persone: chi parte, perché, quali prospettive cerca. La terza parte è una riflessione conclusiva, che restituisce al lettore l’importanza del “chiedere da dove vieni” come gesto di riconoscimento.

In un tempo in cui l’opinione pubblica si divide spesso tra accoglienza generica e rifiuto istintivo, questo lavoro prova a indicare una terza via: quella della conoscenza. Sapere chi si ha davanti, cosa ha vissuto, da dove arriva, è il primo passo per costruire una comunità plurale e coesa. È un gesto di rispetto, ma anche di intelligenza: perché non si costruisce nulla insieme se prima non ci si riconosce.

Scarica il libretto in formato PDF: Da dove vieni?