Apprendere nella prossimità: la testimonianza di Diego

Le Cucine Economiche Popolari non sono solo un luogo di accoglienza, ma anche uno spazio formativo aperto a chi desidera mettersi in gioco nel mondo del sociale. Accanto ai tanti volontari che ogni giorno garantiscono pasti e relazioni, ci sono anche giovani studenti universitari in formazione.

Dal 2019, infatti, è attiva una Convenzione tra la Fondazione Nervo Pasini – Cucine Economiche Popolari e l’Università degli Studi di Padova, finalizzata a promuovere tirocini di formazione e orientamento nell’ambito dei percorsi di studio. Un’occasione preziosa per sperimentarsi sul campo, osservare da vicino la complessità delle fragilità urbane e rielaborare strumenti e competenze in una prospettiva educativa.

Ogni anno accogliamo studenti di diversi corsi di laurea, in particolare dell’area socio-educativa. Le loro esperienze ci restituiscono sempre sguardi nuovi, domande autentiche, stimoli che ci aiutano a crescere. E spesso sono proprio loro a raccontarci, meglio di chiunque altro, il senso di ciò che accade ogni giorno alle Cucine.

Di seguito pubblichiamo la testimonianza di Diego, studente del corso di laurea in Scienze dell’Educazione, che ha svolto il suo tirocinio presso le Cucine Economiche Popolari. Un testo semplice e intenso, che parla di relazione, cura, riconoscimento reciproco.


La fine di questo tirocinio alle Cucine Economiche Popolari rappresenta per me molto più della conclusione di un’esperienza formativa. È stata una preziosa occasione per conoscere una realtà unica nel suo genere, nel cuore di Padova.

È stato un tempo vissuto intensamente, fatto di incontri sinceri, volti diversi, storie profonde. Ogni giorno mi ha insegnato a osservare, ascoltare, aprirmi alla relazione in modo autentico. Sono stato accanto alle fragilità, ma anche alla forza delle persone. Ho cercato di esserci con rispetto, per accogliere.

Ho imparato che la cura si manifesta nei piccoli gesti: in uno sguardo, un saluto, nel riconoscere l’altro. Credo che sia proprio questa l’anima delle Cucine: un luogo accogliente dove ciascuno può vivere la propria identità, dove le culture si intrecciano e nasce un’esperienza relazionale ricca di significato.

Saluto questo luogo con profonda gratitudine, ma anche con un po’ di malinconia. Porto con me un bagaglio umano e professionale importante.

Stare alle Cucine, però, non è sempre facile. A volte è faticoso, perché si può essere sopraffatti dalla quantità di persone, dalle difficoltà, dalla frustrazione, talvolta dall’impotenza. Lavorare con e per le persone è, a mio avviso, uno dei compiti più difficili che esistano. Ma rimane anche uno dei più ricchi, profondi e umani.

Le Cucine Economiche Popolari sono un luogo di relazione, di umanità viva, che ci insegna a riempirci di questa ricchezza: autentica, spontanea, onesta.

Un sentito grazie alla struttura che mi ha accolto, agli operatori, le suore e i volontari che ogni giorno con dedizione rendono possibile tutto questo, e alla Fondazione Nervo Pasini che continua a sostenere e promuovere un’idea di accoglienza che mette al centro la persona. Grazie per avermi permesso di farne parte, anche solo per un tratto di strada.

Diego