Festa di santa Elisabetta alle Cucine Economiche Popolari a Padova

UN OSPITE DESIDERATO
La comunità delle Cucine Popolari raccoglie Gesù Eucarestia nella propria cappella e celebra i giubilei di professione di Silvia Melato

La Comunità delle Cucine Economiche Popolari con i due concelebranti, la prima a sinistra è suor Silvia, suor Albina, suor Federica, suor Ilaria, don Luca, suor Giannarina e don Marco

La festa di Santa Elisabetta è stata un evento speciale per la comunità delle Cucine Popolari; non è stato difficile per noi sentirci in perfetta sintonia con la  nostra celeste Patrona.

La sala da pranzo dei nostri ospiti è diventata l\’ambiente ad hoc per la celebrazione: un tavolo della mensa è diventato un bellissimo altare arricchito dai simboli più belli della festa: le rose, allusive al nostro amore per il Signore, per i nostri fratelli e sorelle, specie per i più poveri; i pani, segno del corpo di Gesù che si fa pane per noi, richiamo alla condivisione e alla fraternità con tutti, segno del nostro servizio quotidiano alle Cucine.

La superiora provinciale, suor Paola Rebellato, e le sorelle del Consiglio ci hanno regalato la loro presenza fraterna e preziosa. Don Luca Facco, presidente della Fondazione Nervo Pasini, e don Marco Cagol, vicario episcopale per le relazioni con l\’esterno, hanno concelebrato la Messa, una celebrazione intensa, essenziale e ricchissima di emozioni nella quale la rinnovazione dei nostri voti ha trovato il significato più bello che potessimo immaginare: unite a Gesù nella sua offerta al Padre, anche noi abbiamo offerto le rose e la bellezza del nostro amore, il nostro impegno a farci pane per gli altri.

Non poteva mancare, in questa celebrazione, la memoria grata e dolce di due anniversari: i miei 50 anni di professione religiosa e i 60 anni di suor Giannarina Bincoletto, memoria che nonostante tutte le difficoltà di questo “terribile” 2020, ci ricolma di lode e di benedizione.

La festa di Santa Elisabetta ci ha portato poi il regalo più bello: la presenza di Gesù Eucarestia nella nuova cappella delle Cucine popolari, presenza desiderata e attesa da più di un anno. Al momento della ricostituzione della nostra comunità, il 27 ottobre 2019, la cappella era in rifacimento, e, lentamente, dettaglio dopo dettaglio… imprevisti dopo imprevisti, ci è finalmente apparsa bellissima e pronta ad accogliere il Signore. Possiede un tocco geniale: uno squarcio di azzurro che attraversa il soffitto e punta diritto verso il tabernacolo, coinvolgendoci immediatamente nella sua dinamica e facendoci immergere quasi istintivamente nella presenza di Cristo. 

La cappella si trova al centro delle Cucine Popolari, vicino alla sala da pranzo degli ospiti, accessibile a tutti, esposta al frastuono della strada, sempre “connessa” con le nostre attività quotidiane, ma anche silenziosa in altri momenti. Gesù è arrivato alle Cucine per stare davvero con noi, in mezzo a noi: è Lui il senso del nostro servizio di ogni giorno e noi sentiamo profondamente la sua compagnia, il suo farsi “Pane spezzato” per essere in comunione con noi.

Questo immenso mistero ci aiuta a scoprirlo nel nostro prossimo, e, a nostra volta, ci permette di diventare anche noi “pane spezzato”: questo è il significato del bellissimo gesto di suor Giannarina che, alla fine della Santa Messa, ha spezzato per noi i pani che avevamo preparato.

Alla fine della celebrazione, don Luca e don Marco hanno riposto l\’Eucarestia nel tabernacolo e noi abbiamo gustato la gioia di vedere che finalmente Gesù abita alle Cucine. 

Ora la nostra famiglia è “al completo”! Con immensa gratitudine.