Mangiamo insieme? Un pasto per conoscere, condividere e abbattere i pregiudizi

Ogni giorno, alle Cucine Economiche Popolari, centinaia di persone si siedono a tavola per ricevere un pasto caldo, un saluto, uno sguardo. Ma accanto a quel gesto quotidiano, semplice e necessario, c’è spazio per un’altra proposta: sedersi a tavola con loro. È da questo desiderio che nasce l’iniziativa “Mangiamo insieme?”, un invito rivolto a chiunque voglia vivere un’esperienza di ascolto, prossimità e incontro attraverso la condivisione del pasto.

“Mangiamo insieme?” è un’occasione aperta a tutti – singoli, famiglie, gruppi, colleghi – per vivere un momento diverso: scegliere di pranzare o cenare accanto agli ospiti delle Cucine, partecipando alla loro quotidianità, senza filtri né barriere. Non si tratta di fare volontariato, né di offrire un servizio. È piuttosto un gesto reciproco, una sosta nel proprio ritmo abituale per lasciarsi sorprendere dalla realtà.

Sedersi accanto. E non sopra.

L’esperienza si fonda su un principio semplice: a tavola siamo tutti uguali. Lì non contano il reddito, la professione, l’indirizzo di residenza. Ci si incontra come persone, come commensali. E proprio per questo, il pasto condiviso diventa un’occasione concreta per superare le distanze, abbattere pregiudizi, guardare l’altro con occhi nuovi.

Chi partecipa spesso racconta di aver ascoltato storie che non si dimenticano. Ma anche di essere stato ascoltato a propria volta. Perché la relazione – quando è vera – è sempre reciproca. “Mangiamo insieme?” è uno spazio in cui la diversità non separa, ma apre nuovi sguardi, e in cui la fragilità non è nascosta, ma accolta.

Un’opportunità di crescita personale e comunitaria

Mangiare insieme agli ospiti delle Cucine significa entrare – per un’ora, per un pasto – in una comunità che accoglie, che ogni giorno si prende cura delle persone più fragili della città. È un piccolo gesto, ma capace di generare consapevolezza, di trasformare la percezione della povertà, di farci sentire parte di un destino comune.

È anche un momento di formazione civile: vivere l’esperienza della marginalità da vicino, senza mediazioni, permette di maturare uno sguardo più attento e rispettoso verso le fragilità sociali. Per questo l’iniziativa è adatta anche a gruppi, realtà aziendali, associazioni, enti pubblici che desiderano conoscere e condividere buone pratiche di solidarietà attiva.

Una città più giusta si costruisce anche a tavola

“Mangiamo insieme?” è, in fondo, una proposta per la città. Per una città che sa fermarsi, guardarsi attorno, non girarsi dall’altra parte. Per una comunità che sceglie di stare accanto, anche quando sarebbe più comodo restare distanti.

Accettare questo invito significa scegliere di costruire ponti, anche solo per un pranzo. Significa credere che la condivisione del pasto può trasformare la qualità delle relazioni, e che da questi gesti quotidiani nascono nuove forme di convivenza.

Per chi entra, per chi si siede, per chi ascolta, l’esperienza lascia un segno. E spesso genera il desiderio di tornare, di approfondire, di continuare il cammino.

Per partecipare o avere maggiori informazioni sull’iniziativa, contattaci al 375 50 88 476.