Nuove Cucine economiche popolari: al via i lavori sull’ex canonica del Tempio della Pace

Con i fondi PNRR la ristrutturazione del fabbricato dell’ex casa canonica della parrocchia della Pace dove verrà realizzata una “stazione di posta”
Il cantiere avviato il 31 marzo 2025 si concluderà entro marzo 2026

Sono passati due anni (era il 4 aprile 2023) dall’annuncio della prospettiva di spostare le Cucine economiche popolari (CEP) di Padova, dall’attuale sede di via Tommaseo 12, al contesto della parrocchia della Pace, in via Tommaseo 47, grazie anche alla possibilità di inserire nella Missione 5 del PNRR – Inclusione e Coesione – la riqualificazione di questo importante realtà di servizio alla grave marginalità. Il Comune di Padova, infatti, ha destinato 910 mila euro dei fondi del PNRR al progetto presentato dalla Fondazione Nervo Pasini.
A due anni di distanza sono partiti in questi giorni (31 marzo 2025) i lavori relativi a questa destinazione di fondi. Lavori che andranno a ristrutturare e adeguare l’edificio dell’ex canonica della parrocchia della Pace. È il primo step per la realizzazione delle Nuove Cucine economiche popolari di Padova.
La riqualificazione delle Cucine economiche popolari rappresenta un ulteriore tassello del lungo percorso che da anni, grazie alla Fondazione Nervo Pasini, si sta tracciando per inserire e integrare la realtà delle Cucine nel tessuto cittadino.
Il progetto per la riqualificazione delle CEP rappresenta anche un tassello in un processo di rigenerazione urbana all’interno del riassetto generale dell’area “della Pace” che si presenta come una vera e propria “porta” della città, dove quotidianamente transitano migliaia di studenti e lavoratori.
Questa prima tranche di lavori, prevede il restauro dell’ex Casa canonica del complesso della Pace con cambio di destinazione d’uso per la realizzazione di una “stazione di posta”, ossia di una struttura multifunzionale dedicata in particolare ad offrire supporto a persone senza dimora in condizioni di estrema vulnerabilità e marginalità sociale.

«L’inizio del cantiere delle Nuove Cucine economiche popolari – sottolinea don Luca Facco, presidente della Fondazione Nervo Pasini – è un passo importante e desiderato, che ha come primo obiettivo la ristrutturazione dell’ex casa canonica entro undici mesi.
Nel frattempo come Fondazione Nervo Pasini, insieme alla Diocesi di Padova, ci stiamo adoperando per trovare il sostegno economico che ci permetta di completare l’intero progetto che comprende anche lo spostamento della mensa nei locali – una volta ristrutturati – dell’attuale centro parrocchiale.
Riutilizzare in modo adatto ai tempi correnti gli ambienti di una parrocchia rientra nella visione della Chiesa di Padova, che sta cercando di valorizzare le risorse e i beni in termini di missione (guardando in primis ai poveri e alle persone nel bisogno) e di sostenibilità.
È un bene che ritorna alla comunità per le esigenze di oggi.
All’interno di questa idea progettuale c’è anche il desiderio e la speranza di creare un luogo innovativo, aperto e in dialogo con il territorio, proprio là dove ogni giorno transitano migliaia di studenti e lavoratori.
La riqualificazione degli spazi e una rivisitazione della Cucine economiche popolari in funzione di nuovi e più ampi ambienti favorirà l’interazione tra soggetti diversi, eviterà la ghettizzare delle persone senza dimora e di quanti si avvalgono dei servizi delle CEP, creerà nuovi spazi di interazione e relazione, anche generazionale oltre che sociale e potrà rappresentare una sperimentazione di partecipazione attiva dei cittadini finalizzata alla costruzione di “comunità”.»


IL PROGETTO

Il progetto rientra all’interno della Missione 5 “Inclusione e coesione” – Componente 2 – Sottocomponente 1 Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale – Investimento 1.3 Housing First e stazioni di posta – Sub – investimento 1.3.2. Stazioni di posta – Progetto 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nell’Ambito territoriale VEN 16_PADOVA.
E viene realizzato dalla Fondazione Nervo Pasini, che ha ricevuto il fabbricato e la proprietà dalla parrocchia del SS. Nome di Gesù alla Pace, in virtù di una convenzione con il Comune di Padova, nell’ambito della procedura PNRR.
In questi giorni è stato avviato il cantiere e la struttura dovrà essere pronta e attivabile entro il mese di marzo 2026.


L’EDIFICIO

La casa canonica annessa al Tempio Antoniano venne progettata dall’ingegnere Silvio Lion nel 1935 ed edificata contestualmente alla realizzazione dell’intero complesso religioso.
Parzialmente distrutta a causa dei bombardamenti del 16 e 30 dicembre 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu in seguito oggetto di lavori di ripristino da parte dell’architetto Giuseppe Tombola.
Negli stessi anni venne costruito il vicino centro parrocchiale, che sarà oggetto di una successiva ristrutturazione e riqualificazione.
L’edificio della ex casa canonica, a due piani fuori terra, presenta un impianto distributivo tripartito che è tuttora riconoscibile rispetto al progetto originario.
La struttura portante è in muratura ordinaria di mattoni pieni con finitura facciavista nei prospetti sud e ovest e finitura intonacata e tinteggiata sul lato nord.
Il disegno compositivo dei fronti e i materiali utilizzati richiamano gli adiacenti prospetti del Tempio della Pace testimoniando l’unitarietà del progetto originario, in virtù della quale la casa canonica è stata sottoposta a vincolo monumentale.
Il suo volume è netto e preciso, con una sobrietà nell’assetto tipologico e nei due fronti principali.
Negli anni l’edificio non ha subito sostanziali modifiche geometriche e tipologiche rispetto al progetto originale del 1935.
Una campagna di saggi è stata condotta e autorizzata dalla Soprintendenza, allo scopo duplice di individuare la presenza o la traccia di decorazioni murali o intonaci di pregio, e di eseguire indagini finalizzate a identificare le tipologie e le caratteristiche strutturali.
L’analisi stratigrafica condotta sugli intonaci ha escluso la presenza di decorazioni murali o finiture di pregio.
Anche nel caso dei controsoffitti intonacati, le analisi effettuate hanno escluso la presenza di affreschi o stucchi di pregio.


LA RISTRUTTURAZIONE

L’intervento di restauro e di ristrutturazione avviato prevede una generale riqualificazione dell’edificio, finalizzata a inserire all’interno alcuni servizi per l’integrazione sociale, previsti per le “stazioni di posta”:

  • al piano terra un fermo posta con un segretariato sociale, uffici per operatori ed assistenti sociali;
  • al primo piano, con un ingresso indipendente, un poliambulatorio medico per visite specialistiche, consulti medici e servizi diagnostici di base.

A questo spazio è garantita l’accessibilità senza interferire con le attività del piano terra.

Il progetto si propone i seguenti obiettivi di carattere generale:

  • inserire le nuove funzioni mantenendo la struttura storica e tipologica e garantendo la configurazione spaziale originaria;
  • migliorare staticamente e sismicamente l’edificio, in ottemperanza a quanto normativamente definito per il cambio di destinazione d’uso previsto, con interventi molteplici di consolidamento strutturale a livello murario, fondazionale, dei solai lignei e della copertura;
  • offrire un’adeguata dotazione impiantistica, attenta alle nuove esigenze assistenziali e sanitarie;
  • garantire l’accessibilità alla struttura da parte degli utenti con disabilità.

Il progetto è stato autorizzato dalla competente Soprintendenza per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia, e le province di Belluno, Padova e Treviso, e dal Comune di Padova.
La superficie interessata è di 330 mq lordi (230mq netti) e l’investimento complessivo è pari a € 995.000,00, di cui € 910.000,00 finanziati con fondi PNRR e i restanti € 85.000,00 derivanti da finanziamenti diretti di Fondazione Nervo Pasini.

RUP (Responsabile Unico del Procedimento): arch. Mauro Gugel
Progetto e direzione lavori: RTP (Raggruppamento temporaneo di professionisti):

  • arch. Adolfo Zanetti
  • Mezzadringegneria Srl
  • Climosfera Srl
  • Dario e Mion Architetti
  • arch. Lorenzo Coccia

Coordinamento sicurezza: Esse Ti Esse Ingegneria Srl
Impresa appaltatrice: Atheste Costruzioni Srl (vincitrice gara)
Inizio lavori: 31 marzo 2025 – Fine lavori prevista: gennaio 2026

(Ufficio Stampa Diocesi di Padova)