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Tirocinio curriculare e bilancio sociale

Proseguono le attività di apertura verso l’esterno delle Cucine Economiche Popolari, a questo proposito vogliamo parlarvi della collaborazione tra il nostro ente, la Fondazione Nervo Pasini e l’Università di Padova in questo caso il Dipartimento di Scienze Economiche.

La collaborazione ha portato una studentessa a svolgere un tirocinio formativo presso la nostra struttura avente come obiettivo lo sviluppo di capacità di misurazione della qualità, reporting sociale e problem solving attraverso l’affiancamento dell’ufficio di controllo di gestione e di elaborazione delle statistiche relative ai servizi offerti dalla fondazione con l’obiettivo di curare la seconda edizione del bilancio sociale dell’ente al fine di comunicare gli esiti della sua attività, non limitandosi ai soli aspetti finanziari e contabili.

La studentessa si chiama Giulia ed è stata affiancata da un tutor Aziendale, Luca Marabese, per la definizione della metodologia adottata per la redazione del Bilancio Sociale, nella raccolta delle informazioni generali sull’ente, nell’analisi di obiettivi e attività della Fondazione e della situazione economico-finanziaria. Fin da subito Giulia ha manifestato interesse e coinvolgimento nel lavoro proposto, svolgendo egregiamente i compiti affidati. Ha dimostrato spirito di iniziativa e intraprendenza implementando il lavoro dello scorso anno, arricchendolo di contenuti e valorizzandolo dal punto di vista grafico.

Per conoscere maggiormente la realtà, Giulia è stata coinvolta anche in attività di servizio, a stretto contatto con gli ospiti delle Cucine Economiche Popolari, dimostrando capacità di adattamento e spirito di squadra. Ha sempre mantenuto un comportamento adeguato sia con gli ospiti che con gli operatori, relazionandosi con atteggiamento positivo.

Un pensiero di Giulia: “la cosa che mi ha sorpresa di più è stato vedere le persone che frequentano le Cucine sono le stesse che incontro nelle mie frequentazioni abituali… e non mi sono mai posta la domanda se potevano avere bisogno di aiuto… ho imparato a guardare con occhi diversi le persone che incontro per strada”