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Vaccinazione e green pass per persone senza codice fiscale

Dal 6 agosto scorso è scattato l’obbligo di green pass a livello nazionale per accedere a diversi servizi, tra cui la ristorazione che, se per le persone che hanno una casa dove vivere può essere visto come un servizio voluttuario, per i più poveri diventa un servizio di prima necessità.

Dal mese di giugno nella nostra regione è stata aperta a tutti la campagna vaccinale anticovid 19, ma fin da subito ci sono stati problemi per le persone prive di documentazione o aventi la Tessera STP ossia il codice per gli Stranieri Temporaneamente Presenti (che viene rilasciato alle persone che soggiornano irregolarmente); infatti per accedere alle prenotazioni era necessario essere possessori di una tessera sanitaria con codice fiscale altrimenti non si poteva effettuare una prenotazione al servizio di vaccinazione.

Si è cercato di ovviare a questa impasse attraverso l’instaurazione di una collaborazione con gli enti sanitari della nostra città: inizialmente nel mese di luglio abbiamo trovato un accordo con l’Azienda Sanitaria Locale attraverso il quale gli ospiti delle Cucine Economiche Popolari senza codice fiscale hanno usufruito della possibilità di effettuare la vaccinazione presso le CEP.

Successivamente la collaborazione con le istituzioni sanitarie ha subito delle riconsiderazioni allo scopo di rispondere più tempestivamente e strutturalmente alle esigenze di queste persone.

Quindi dapprima l’Azienda Ospedaliera e in un secondo momento l’Azienda Sanitaria Locale hanno attivato un servizio di prenotazione ad hoc per i soggetti che non essendo muniti di tessera sanitaria non potevano prenotare autonomamente il vaccino anticovid.

Queste procedure hanno fatto in modo da un lato di garantire a tutte le persone presenti nel territorio (anche alle categorie inizialmente “dimenticate”) il diritto di scegliere se disporre o meno di uno strumento capace di assicurare una maggiore protezione dagli effetti del Covid 19 e dall’altro di rafforzare l’efficacia della campagna vaccinale.

Vaccinati ma senza green pass: gli immigrati senza permesso di soggiorno non possono scaricare dal sito del Ministero della Salute la certificazione verde. Il sistema informatico, al quale si accede con il link che ogni vaccinato riceve tramite sms o via mail, non riconosce il codice Stp (e per scaricare il green pass bisogna infatti inserire le ultime otto cifre della tessera sanitaria, ma se si inseriscono quelle dell’Stp non vengono accettate).

Non è un problema di poco conto. Il green pass infatti non serve solo per usufruire del servizio mensa presso le Cucine Economiche Popolari (le quali nel periodo transitorio hanno bypassato il problema accettando anche il certificato emesso dagli enti erogatori del vaccino), ma anche per accedere a servizi della pubblica amministrazione e per effettuare degli spostamenti con mezzi pubblici.

Questo problema che in linea generale era stato risolto in parte, in sede normativa, con il d.l. 111/21 poi convertito con legge di conversione n. 133/21 anche se concretamente, almeno inizialmente, non si trovava una diretta applicazione del principio enunciato.

La collaborazione delle CEP con l’Azienda Sanitaria Locale unita alla sensibilità di alcuni suoi dipendenti per questa problematica ha fatto in modo di mettere in atto un procedimento che portasse a tutti coloro che avessero eseguito il vaccino anticovid fuori dal regime tessera sanitaria con codice fiscale di poter avere un green pass valido da utilizzare nelle attività quotidiane.